Lavorando oltre i margini

Factory architettura: é lo studio professionale di Mariella Annese e Milena
Farina. Un nome che evoca la mitica factory americana di Andy Warhol e che per
loro é sinonimo di laboratorio di ricerca ed esperienze traversali tra
architettura, arte e nuove forme del sapere.

Nel 2007 Factory architettura nasce a Roma dall´entusiasmo di queste due
giovani architetti, che, dopo le esperienze universitarie comuni, hanno messo
alla prova i loro talenti, scoprendo cosí quell´affinit&aacute progettuale necessaria
per una pratica condivisa.

Oggi, a tre anni di distanza, il lavoro di Mariella e Milena ha ottenuto
riconoscimenti e premi nei concorsi di progettazione, da cui sono scaturiti
alcuni incarichi oggi in corso di svolgimento. Nel 2010 sono state segnalate da
Newitalianblood tra i 10 studi emergenti italiani under 40.

Chiave del loro successo é l´attenzione al tema dello spazio pubblico e
della riqualificazione urbana, intesa come strumento principe per dare nuovo
senso a contesti delicati e problematici della citt&aacute contemporanea. In
quest´ottica viene ricercata ogni volta una strategia in grado di risolvere, a
diversi livelli e scale di intervento, questioni di tipo urbanistico, ma anche
sociale e organizzativo. L´analisi delle diverse variabili in gioco é fondamentale
per la risoluzione dei problemi, in quanto, secondo Mariella Annese e Milena
Farina, é solo dalla somma degli elementi significativi del sito che nasce il
progetto.

Il progetto ?Piloni?, realizzato con l´architetto Cristiana Garofalo,
vincitore del concorso nel 2008 che ha portato il nome di Factory Architettura
alla ribalta, é emblematico dell´approccio delle due progettiste.

Punto di partenza il sito: un´area centrale di Frosinone, che versa
attualmente in condizioni di degrado ma costituisce al tempo stesso un´icona
della citt&aacute. Le maestose arcate, realizzate nell´800 per permettere un
ampliamento della sezione stradale del borgo antico, sono infatti divenute una
delle immagini piú note della cittadina laziale, ma che purtroppo oggi si
trovano in stato di abbandono. Proprio questo ha spinto l´amministrazione
comunale a sviluppare un intervento in project financing prevedendo la
collocazione di nuove funzioni e la definizione della nuova immagine del luogo.
In questa particolare area di intervento, il progetto di Factory Architettura
ha saputo cogliere la semplice bellezza della struttura ingegneristica nel
gestire l´inserimento delle nuove funzione previste per la riqualificazione. I
Piloni, che segnavano un margine invalicabile tra il borgo antico e la moderna
edificazione, vengono ?svuotati? e si individua un nuovo percorso trasversale
che connette la quota piú bassa della strada con la piazza sovrastante.
Particolare attenzione é stata riservata al rapporto tra i diversi livelli, con
l´obiettivo di inserire gli spazi del nuovo complesso nella rete dei percorsi
pubblici pedonali gi&aacute esistenti.

Le esigenze funzionali delle nuove attivit&aacute, che avrebbero suggerito una
chiusura totale della superficie disponibile, sono risolte con l´introduzione
di un rivestimento leggero e semitrasparente che arretra in corrispondenza di
diverse campate animando la facciata. La lamiera stirata che caratterizza il nuovo
prospetto dei piloni verso la valle consente di avere un fronte uniforme, riducendo
l´impatto caotico di vetrine e insegne di negozi e individuando al tempo stesso
le singole unit&aacute commerciali grazie al suo movimento di arretramento o
avanzamento rispetto ai pilastri. L´articolazione volumetrica della facciata
evidenzia i punti notevoli dell´intervento: la lamiera si interrompe in
corrispondenza dei percorsi urbani di attraversamento e di ingresso agli spazi
commerciali, del ballatoio di distribuzione ai negozi del piano superiore e dei
passaggi carrabili del garage a piano terra. La piazza sulla sommit&aacute é caratterizzata
da un taglio centrale che segnala la presenza delle nuove attivit&aacute ai livelli
sottostanti e collega visivamente i due piani. La pavimentazione in marmo
coreno e cemento lavato decora lo spazio urbano e individua una griglia
rispetto alla quale si inseriscono gli elementi di illuminazione, gli alberi e
le panchine.

Il progetto é attualmente in fase di ottenimento delle autorizzazioni e si
prevede la sua realizzazione entro la fine del 2011.

Mariella
Annese
Nata a
Conversano, Bari, nel 1976, laureata in architettura all´´Universit&aacute degli
Studi Roma Tre, ha proseguito la formazione post-laurea affrontando il delicato
tema del rapporto tra progetto e contesti storici nella citt&aacute contemporanea.
Dopo la Laurea ha affiancato l´esperienza lavorativa negli studi professionali
alla partecipazione a concorsi di progettazione. Dopo aver conseguito il titolo
di ?Responsabile di processi di alto livello? nel master organizzato dal MiBAC
?MAQUARCH ? Obiettivo qualit&aacute?, svolge attivit&aacute di consulenza alle Pubbliche Amministrazioni
nella programmazione e organizzazione di concorsi. Sta concludendo il dottorato
in Sviluppo Urbano Sostenibile con una tesi sullo spazio pubblico nella citt&aacute
contemporanea.

Milena
Farina
Nata a
Roma nel 1977, dopo la laurea nel 2002 presso la facolt&aacute di Architettura
dell´Universit&aacute di Roma Tre, ha collaborato con diversi studi romani
intrecciando da subito l´attivit&aacute professionale con la ricerca su temi direttamente connessi con il progetto. Nella
ricerca si interessa in particolare dello spazio dell´abitare nella citt&aacute
moderna e contemporanea, indagando l´evoluzione del rapporto tra ambito privato
e spazi collettivi. Su questo tema ha pubblicato articoli su libri e riviste
specializzate e nel 2007 ha conseguito il titolo di dottore di Ricerca con la
tesi ?Case urbane. Temi di progetto dall´Olanda´. Dal 2004 collabora con ?Il
Giornale dell´Architettura? (Allemandi editore).

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